Il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano, ha aperto oggi alla Farnesina il VIP Day Italiano per la presentazione del progetto europeo di ricerca EUCISE2020.
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea con uno stanziamento di circa 13 milioni di Euro, ha l’obiettivo di realizzare il primo ambiente europeo di condivisione delle informazioni tra le autorità marittime degli Stati Membri, in vista della realizzazione e messa in opera, entro il 2020, del programma europeo CISE – Common Information Sharing Environment, parte del Piano di Azione della Strategia europea di Sicurezza Marittima.
“L’obiettivo ambizioso del programma CISE” – ha spiegato il Sottosegretario- è di integrare le reti e i sistemi di sorveglianza esistenti per consentire a tutte le autorità interessate di accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per le loro attività e missioni in mare in un ambiente sempre più interconnesso”.
“Viviamo il c.d. “Secolo blu”” – ha aggiunto Di Stefano – “caratterizzato da una crescita economica, finanziaria e sociale sempre più legata al mare, agli oceani. Gli ambienti Marini sono e saranno la fonte primaria dello sviluppo economico e sociale, soprattutto per un paese come l’Italia a forte connotazione marittima”.
Ad oggi partecipano al progetto EUCISE2020 circa 60 autorità marittime, università, centri di ricerca e istituti oceanografici di 15 differenti paesi europei riuniti in un consorzio. Il progetto è coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana, per la quale ha partecipato alla giornata il commissario Piero Benvenuti, e la piattaforma interoperabile di scambio informazioni è stata concretamente realizzata da un Consorzio di imprese europee guidato da Leonardo S.p.A..
La Marina Militare, rappresentata per l’occasione dal Sottocapo di Stato Maggiore Paolo Treu, ha rivestito un ruolo chiave nel progetto, elaborando le specifiche tecniche della rete e gestendo la fase tecnica di integrazione dei sistemi dei partner. Gli altri attori nazionali coinvolti nel progetto includono il Ministero dell’Interno, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Direzione Generale Pesca e Acquacultura del MIPAAFT, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e l’Agenzia per la Ricerca Europea (APRE).