Negli ultimi anni, il Governo Italiano ha accelerato i processi di riforma, introducendo innovazioni strutturali di lungo termine in diversi settori quali governance, finanza e fisco, giustizia e mercato del lavoro. Un impianto bancario efficiente, un sistema burocratico e giudiziario funzionante ed un mercato del lavoro flessibile comportano un effettivo alleggerimento degli aggravi per la comunità e garantiscono un quadro di certezza giuridica, migliorando il business climate e favorendo l’attrazione di investimenti esteri.
In questo contesto si inserisce il primo numero della Newsletter in lingua inglese del Ministero dell’Economia e delle Finanze “The Narrow Path” (v. allegato), volta ad aggiornare un pubblico professionista sulle principali riforme e sull’andamento della congiuntura economico-finanziaria dell’Italia. La scelta del titolo riflette la necessità di avviarsi lungo un percorso circoscritto: da una parte, riforme strutturali volte a ridurre il debito e garantire un costante surplus primario di bilancio; d’altra parte, stimoli all’economia per permettere la crescita.
La Newsletter fornisce, dunque, una sintetica panoramica dello stato di salute del sistema economico, finanziario e bancario del Paese: è attesa una crescita pari al +1,3% del PIL nel 2017, una contrazione del deficit al 2,1% nell’anno in corso (rispetto al 3,0%, del 2014) e, nei soli primi 4 mesi di quest’anno, una riduzione dello stock di non performing loans – crediti bancari “in sofferenza”- di 12,4 punti percentuali.
Si illustrano, inoltre, i più recenti provvedimenti fiscali adottati:
(1) la cooperative compliance, introdotta nel 2016 per incentivare i contribuenti a fornire informazioni spontanee, complete e tempestive a fronte di un impegno delle autorità fiscali a rendere l’adempimento più semplice e certo;
(2) la digitalizzazione delle procedure di sdoganamento nei porti, che ha permesso all’Italia di collocarsi al 1 posto (dal 37 posto) nel World Bank’s Doing Business Indicator 2016, in relazione al tempo necessario per sdoganare le merci;
(3) la riduzione di oltre il 10% delle controversie fiscali pendenti, grazie a una migliore gestione delle stesse, a nuovi strumenti, quali gli arbitrati, e alla digitalizzazione;
(4) l’introduzione, con la Legge di Bilancio 2017, del nuovo strumento dei “Piani Individuali di Risparmio” (PIR). Questi ultimi prevedono forme di agevolazione fiscale a favore degli investitori privati per veicolare i loro risparmi verso le piccole e medie imprese, aumentandone la liquidità e riducendo la loro eccessiva dipendenza dagli Istituti di credito. Lo strumento dovrebbe favorire, inoltre, la graduale transizione delle PMI verso il mercato azionario. I PIR si rivolgono agli investitori nazionali e si affiancano alle misure già adottate per attrarre i capitali dall’estero, in un’ottica di sempre maggiore stimolo degli investimenti e degli effetti moltiplicatori benefici che questi hanno per l’economia.